
Può succedere che il climatizzatore non raffreddi l’aria, ma non bisogna disperare. Vediamo le ragioni per cui accade e come rimediare.
Come fare se il condizionatore non raffredda
Poniamo il caso di aver acquistato da poco il nostro apparecchio e questo non funziona come dovrebbe. Ci troviamo quindi ad aver investito denaro e ad avere l’esigenza di dover raffreddare gli ambienti per stare bene. Non dobbiamo però farci prendere dallo sconforto. Si può trattare di uno dei comuni problemi dei condizionatori, dovuto magari a perdite di gas o danni elettronici e che sono risolvibili con l’intervento di un tecnico qualificato. Vediamo le possibili cause.

Il controllo della temperatura
In presenza di un problema di raffreddamento, il climatizzatore non raffredda l’aria e la prima cosa da fare è non insistere nell’utilizzo finché non viene rintracciata la causa del malfunzionamento. Rischieremmo di danneggiarlo ulteriormente se forziamo il suo utilizzo. In primis, possiamo effettuare controlli di pulizia e sull’unità esterna, senza forzare l’impianto. A questo punto andiamo a controllare la temperatura, fattore più importante del funzionamento del condizionatore. Se impostiamo la modalità automatica, in base alla temperatura desiderata possiamo assistere a tre situazioni differenti:
- temperatura ambiente superiore di +3°C a quella impostata: funziona in modalità raffreddamento
- temperatura ambiente inferiore di 3°C a quella impostata: si attiva la modalità riscaldamento
- temperatura uguale a quella impostata: si attiva la modalità di sola ventilazione
Controllo in remoto della temperatura
La casa ideale è sempre più smart: si delineano scenari rivolti all’efficienza energetica e, soprattutto, al controllo in remoto da smartphone dei dispositivi domestici. Anche il climatizzatore può essere controllato tramite chiavetta wi-fi connessa al nostro smartphone.
Scegliere la modalità della ventola
Quando scegliamo il nostro climatizzatore, dobbiamo valutare le varie modalità che presenta per il raffreddamento, se presenta un telecomando e qual è la tipologia meccanica (monoblocco (anchor text), monosplit (anchor text), multisplit (anchor text)). Per sapere come scegliere il climatizzatore giusto per le tue esigenze leggi la nostra mini-guida (anchor text).
Con l’impostazione di una velocità più elevata, o di quella automatica, si potrà personalizzare il funzionamento in base alle esigenze climatiche. Farlo è molto semplice: anche se ogni telecomando chiama questa funzione con un nome specifico, in generale la velocità della ventola si può controllare con il pulsante “Fan”.

Ostacolo alla bocca di aspirazione
Un altro scenario è legato a un possibile ostacolo alla ventilazione. È possibile, infatti, che il problema derivi da un ostacolo davanti alla bocca di aspirazione dell’unità esterna o interna. In questo caso, l’intralcio impedisce al condizionatore di tirare aria a sufficienza per il raffreddamento.
La pulizia del dispositivo
Un’altra cosa importante da controllare è la pulizia del condizionatore. I filtri e l’unità interna devono essere sempre puliti con una manutenzione ordinaria da effettuare periodicamente in base alle guide fornite dal tecnico che ha installato l’impianto. Il problema potrebbe dipendere anche dall’unità esterna del macchinario. Bisogna controllare se la griglia e la batteria siano libere da sporcizia e impedimenti che pregiudicano il libero flusso dell’aria.

Il pre-riscaldamento dopo l’accensione
Infine, se il condizionatore d’aria è acceso da poco tempo, è possibile che nei primi minuti fuoriesca solo dell’aria calda. Non c’è da allarmarsi, perché è un processo del tutto normale. Infatti, si tratta di una fase di pre-riscaldamento subito dopo l’accensione, ma questo non significa che il condizionatore non raffredda bene. Basterà pazientare il tempo di avviamento del condizionatore
Potrebbe interessarti anche Come scegliere il termoarredo da bagno che fa per te.
Per la scelta e l’installazione di un climatizzatore è opportuno rivolgersi a professionisti del settore, contattaci per un preventivo.