Se sei alla ricerca di una soluzione efficiente per riscaldare la tua casa in modo sostenibile, il termocamino a legna è l’ideale. Ecco tutto quello che c’è da sapere per investire in modo oculato e intelligente.
Il termocamino a legna è un sistema di riscaldamento che riesce a dare alla nostra casa e al nostro budget un buon compromesso tra sostenibilità e comfort termico. Inoltre, da non sottovalutare, offre il fascino d’altri tempi, rimandando all’immaginario del focolare domestico dove ci si lasciava cullare dalle fiamme ardenti. Il camino a legna è elegante ed efficiente, nonché amico dell’ambiente! Vediamo tutti i suoi vantaggi per acquistarne uno.
Perché acquistarne uno e a cosa serve
Il termocamino è un sistema di riscaldamento che possiamo usare nel contesto domestico e può affiancarsi o meno ai più tradizionali impianti già presenti, come quelli a gasolio, a GPL o a metano. Quando ci approcciamo a questo mondo, dobbiamo sempre chiederci se è il sistema di riscaldamento adatto alle nostre esigenze abitative e se i pro sono maggiori dei contro. Nello specifico, i vantaggi del termocamino a legna sono maggiormente legati al risparmio economico e alla maggiore sostenibilità ambientale. Infatti, sono tra i termocamini maggiormente scelti, perché sono così risparmiosi ed efficienti che riescono ad essere validi sostituti della caldaia.
Il termocamino a legna vs camino tradizionale
Certamente, l’evoluzione della tecnologia oggi permette di avere un sistema di riscaldamento assai più efficiente di quelli tradizionalmente conosciuti. Seppur il combustibile resta invariato, il meccanismo e l’efficienza con cui il dispositivo odierno riesce ad avere è nettamente superiore: infatti, sono in grado di produrre un rendimento energetico molto elevato, grazie ad una buona efficienza del sistema. Inoltre, da un punto di vista estetico, il termocamino a legna non ha nulla da invidiare ai modelli tradizionali ed è in grado di riscaldare un interno appartamento di medie dimensioni, mediamente fino a cinque vani.
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Il funzionamento del termocamino a legna
I termocamini funzionano secondo due modalità principali: ad acqua o aria, ma possono esistere anche modelli ibridi che mescolano entrambe, mentre l’alimentazione è a legna. Vengono realizzati sotto forma di un unico blocco e il focolare si presenta protetto da vetri, così che l’effetto scenografico resta assicurato.
Il meccanismo di funzionamento del termocamino, che sia ad aria o ad acqua, è molto simile. Strutturalmente, invece, il termocamino somiglia molto al camino tradizionalmente conosciuto; eccezion fatta per il vetro-ceramica che va a chiudere la zona del focolare, che normalmente invece si trova aperto. Quest’ultimo accessorio al fine di un buon funzionamento del meccanismo è fondamentale: serve a isolare la fiamma ed evitare anche la fuoriuscita di fumo. Quindi, da un lato migliora l’efficienza, da un alto ottimizza i rendimenti.
La struttura del termocamino
Internamente la struttura del termocamino è composta da acciaio con uso della ghisa per la parte del focolare. Troviamo tutti i modelli corredati da una canna fumaria, attraverso cui si possono eliminare i fumi della combustione. Fondamentale, infatti, è controllare la possibilità di inserire una canna fumaria in casa, qualora non ve ne fosse già una. Inoltre, dobbiamo considerare lo spazio di una presa d’aria esterna che assicura anche la possibilità di alimentare la combustione, fornendo l’ossigeno necessario.
Le tipologie che possiamo scegliere
Tra i termocamini a legna più diffusi, ad aria, ad acqua ed ibridi, vediamo quali sono le tipologie che possiamo considerare per un acquisto ponderato. Ci sono termocamini ad aria che distribuiscono il calore tramite canali e bocchettoni, che possiamo a piacere inserire in ogni ambiente della casa; oppure quelli che funzionano con il collegamento all’impianto idraulico e che riscaldano l’acqua dei termosifoni. Il vantaggio di quest’ultimo sistema è che i tempi di riscaldamento dell’acqua sono brevissimi e le temperature raggiunte sono elevate.
Comoda è l’opzione ibrida, che consente con maggiore facilità di utilizzare come combustibile sia la legna che il pellet, senza ridurre il livello di performance termico.
L’efficienza termica
È importante esser consapevoli quando acquistiamo questi dispositivi, che le caratteristiche specifiche della vostra abitazione potranno farvi consumare di più o di meno di quanto non sia espresso in media, ma è comunque interessante avere un’indicazione in tal senso. Per fare qualche esempio, diciamo che un termocamino acceso circa 6 ore al giorno, con conseguente produzione di acqua calda per 16 ore circa consuma, a seconda della metratura dell’appartamento, dai 20 chili di legna (per metri quadri 100) a 60 (per metri quadri 300). Per acqua calda durante tutto il giorno e termocamino acceso quasi 12 ore, il consumo di legna andrà da 40 chili a 120.
La potenza del termocamino a legna
Quando decidete di acquistarne uno è utile, comunque, che teniate presente alcune specificità relative al funzionamento e alla potenza. Ad esempio, sarebbe auspicabile che un solo carico di legna serva almeno per tenere acceso l’impianto e riscaldata la casa per 6 ore, mentre dovrebbe bastare a 25 ore di acqua calda. Caricando la legna nel pomeriggio si dovrebbe avere tepore anche durante le ore notturne e fino al mattino seguente, con in più un quantitativo d’acqua calda che varia dai 98 litri ai 140.
Il termocamino deve comunque essere mantenuto in attività, anche per preservarne le varie componenti. Ad esempio, è raccomandabile iniziare sempre ad accenderlo con una carica di almeno 20 chili di legna: in questo modo la temperatura raggiunta in casa sarà subito confortevole e si preserveranno camino e canna fumaria da incrostazioni. La grandezza del termocamino influenza la potenza termica dello stesso, rendendolo adatto anche ad ambienti molto grandi o a zone particolarmente fredde, ma non viene modificata l’estetica dell’impianto.
La manutenzione del termocamino a legna
Il termocamino può essere usato da chiunque, anche da chi non ha alcun genere di esperienza con questi dispositivi. Il suo uso è molto semplice, e non importa in quale modo lo caricherete o darete l’innesco per la fiamma: il funzionamento sarà sempre buono.
Certo, esistono dei piccoli accorgimenti e trucchi che renderanno più facile mantenere in buona salute l’installazione come, ad esempio, l’accortezza di sistemare la legna per l’accensione come se si trattasse di mettere a posto una catasta, partendo dai pezzi più grandi e finendo a quelli più piccoli, dai quali far partire la fiamma.
La brace che rimarrà alla fine produrrà calore fino al suo spegnimento completo, cosicché dopo una notte d’utilizzo, al mattino seguente non rimarranno né legna né carboni, ma soltanto cenere. A questo punto, si potrà provvedere con le operazioni di pulizia, che sono molto simili a quelle effettuate per un camino tradizionale. Ogni tre giorni sarebbe la frequenza ideale con la quale svuotare il cassettino con le ceneri: se non fosse presente, le ceneri vanno comunque prelevate con secchiello e paletta. Evitate di usare la scopa elettrica, perché potreste intasare il filtro molto facilmente.
La struttura e la combustione del termocamino riescono a facilitare molto la pulizia delle strutture interne: in effetti, non si sbaglia se si asserisce che sono praticamente autopulenti. L’unica differenza riguarda il vetro della porta che dovrebbe essere pulito ogni giorno, in modo tale da preservarlo dallo sporco, evitando spiacevoli depositi. Per una pulizia accurata sono indicati i prodotti normalmente usati per il forno in cucina.
Per la scelta e l’installazione del termocamino a legna è opportuno rivolgersi a professionisti del settore.
