La salute domestica è un valore importante da curare quotidianamente con tanti piccoli gesti. Uno tra questi è migliorare la qualità dell’acqua che portiamo in tavola. Ecco come scegliere l’addolcitore dell’acqua a casa.

La qualità dell’acqua che beviamo ogni giorno

Sono tante le fake news che girano sul web in merito alla qualità dell’acqua potabile del rubinetto di casa. Altro consumo dichiara che l’acqua del rubinetto è buona e sicura: lo dimostrano le indagini che hanno svolto nelle case di 280 famiglie per un totale di 2.715 parametri, e lo certificano le analisi che gli acquedotti e le Asl fanno ogni giorno. I casi in cui la potabile non è sicura sono eccezioni, segnalate dalle autorità, non certo la regola. Anche la paura sulle condizioni delle tubature di casa alimenta i dubbi sull’acqua potabile, quasi sempre ingiustificati. Eppure, moltissimi italiani continuano a caricarsi sulle spalle casse di acqua minerale, a spendere inutilmente 200-300 euro all’anno (per famiglia) e a danneggiare l’ambiente con miliardi di bottiglie di plastica. La soluzione ideale per ogni casa è dotarsi, quindi, di un addolcitore dell’acqua, per poter migliorare la qualità dell’acqua che beviamo e, allo stesso tempo, per ridurre sprechi e danni nei confronti dell’ambiente.

Cos’è un addolcitore dell’acqua?

Un addolcitore a scambio ionico è un apparecchio utilizzato per ridurre la durezza dell’acqua che sfrutta la capacità che hanno speciali resine di scambiare gli ioni. Esistono vari tipi di resine che vengono utilizzate nei trattamenti delle acque, e a seconda del tipo di ioni che scambiano vengono classificate in: cationiche o anioniche. Le resine a scambio cationico (scambio di ioni +), sono largamente utilizzate per l’addolcimento, esse catturano dall’acqua gli ioni positivi calcio (Ca++) e magnesio (Mg++) scambiandoli con lo ione sodio (Na+). Le incrostazioni calcaree sono generate dalla precipitazione dei sali di calcio e magnesio (incrostanti), che costituiscono la durezza dell’acqua, sostituendoli con sali di sodio (non incrostanti) in modo da evitare tutte le controindicazioni dovute ai depositi calcarei.

Come scegliere l’addolcitore dell’acqua: la finalità di utilizzo

Per scegliere questa apparecchiatura dobbiamo considerare in primis la finalità di utilizzo. Un buon esempio è quello progettato da Cillit con la linea DomoSoft UKV BIO: si presenta nella versione da 10 UKV – BIO e nella versione 15 UKV – BIO) e riesce a salvaguardare i nostri consumi domestici. Si tratta di apparecchiature per il trattamento dell’acqua potabile basate sul principio di addolcimento a scambio ionico mediante il quale vengono sostituiti gli ioni di calcio e magnesio (ioni dei Sali costituenti la durezza) con equivalenti ioni sodio. L’acqua addolcita riduce la formazione d’incrostazioni calcaree nelle tubazioni, sul valvolame, sulla rubinetteria, nonché negli impianti tecnologici migliorando i processi di lavorazione. L’acqua addolcita, inoltre, è certamente più idonea per molti usi domestici, ad esempio: il lavaggio della biancheria, l’igiene personale, la cottura dei cibi ed in molti altri utilizzi. Nel trattamento delle acque potabili tutti i materiali sono idonei al contatto con acqua destinata al consumo umano (D.M. 174/04). L’installazione di un addolcitore in alimentazione ad impianti per la produzione di acqua calda sanitaria e per i circuiti di riscaldamento è prescritta dal D.P.R. 59/2009 per ottimizzare il consumo energetico e per la buona conservazione degli impianti.

Sistema di disinfezione dell’addolcitore dell’acqua

L’installazione di questo apparecchio è prescritta dal D.P.R. 59/2009 dalla normativa UNI-CTI 8065 e deve essere effettuata in accordo al D.M. 37/08. Gli addolcitori DomoSoft UKV BIO sono completi del sistema di disinfezione che si attiva automaticamente durante ogni ciclo di rigenerazione. L’impianto dell’elettronica nei gruppi di comando degli addolcitori consente, inoltre, notevoli vantaggi non trascurabili dia da un punto di vista funzionale che da un punto di vista estetico. Si consiglia, per le acque destinate al consumo umano, un valore di durezza residuo pari a 7-8* fr. Questa durezza residua si ottiene miscelando l’acqua in uscita dall’addolcitore con acqua non trattata. Per questo motivo questi addolcitori sono dotati di serie di una valvola miscelatrice regolabile che consente di ottenere la durezza residua desiderata. Inoltre, è possibile programmare l’apparecchio per fare in modo che, se vengono registrati limitati consumi di acqua, si attiva automaticamente una rigenerazione ogni 96 ore.

La normativa di riferimento per scegliere l’addolcitore dell’acqua a casa

Un investimento durevole nel tempo ed efficace a migliorare la qualità dell’acqua che portiamo in tavola. Per assicurarci che il dispositivo che andremo ad acquistare sia quello giusto, atto a garantire un ritorno dell’investimento, è necessario verificare che sia conforme alla normativa di riferimento:

  • M. 25/12 regolamento recante disposizioni tecniche concernenti apparecchiature per il trattamento di acque potabili.
  • M. 174 del 6 aprile 2004 concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano.
  • Decreto Legislativo n°31/2001 “attuazione della direttive 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano”.
  • 89/336/CEE, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica.
  • 73/23/CEE e risponde ai requisiti specifici delle norme UNI EN ISO 12100- : 2005 e UNI EN ISO 12100-2:2005
  • Per l’equipaggiamento elettrico l’apparecchio è conforme alle Norme EN 60204-1 (1992), 44/5 (1993) CEI 64-8 (1993) EN 60335 ed EN 60335-2-24 (sicurezza degli impianti elettrici d’uso domestico e similare) e alle normative inerenti alla compatibilità elettromagnetica EN 50081-50082.
  • L. 151 del 22 luglio 2005 in materia di riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché lo smaltimento dei rifiuti.

I vantaggi di un addolcitore dell’acqua

In conclusione, possiamo dire che questo dispositivo, se ben scelto, può rivelarsi un elettrodomestico fondamentale per qualsiasi abitazione. Molti i vantaggi che derivano dall’installazione di un addolcitore:

  • La salute: questo sistema di filtro fa sì che la pelle eviti il contatto con i minerali pesanti; dunque, niente più eczemi o irritazioni causati da queste sostanze; la cute risulterà molto più pulita e i pori ostruiti.
  • L’estetica: le posate, i piatti, i bicchieri, i sanitari, i lavelli molto spesso, a causa del calcare presente nell’acqua, presentano le classiche macchie e le striature. Con l’addolcitore dell’acqua spariranno e queste superfici torneranno a brillare.
  • La casa sarà più efficiente: le tubature della cucina e del bagno, la caldaia e gli altri impianti della casa accumuleranno meno calcare al loro interno, cosa che richiede una minore manutenzione nel tempo.

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Per la scelta e l’installazione di un addolcitore dell’acqua è opportuno rivolgersi a professionisti del settore.

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