
L’impianto solare termico è una soluzione intelligente per rendere la nostra casa decisamente sostenibile dal punto di vista energetico. Vediamo come scegliere l’impianto solare termico nel 2020.
Come è fatto l’impianto solare termico?
In un impianto solare termico l’energia viene trasferita dalla luce solare all’acqua attraverso un pannello posto sul tetto della casa, un circuito idraulico chiuso e un serbatoio di accumulo dell’acqua. Esistono due tipi di impianti:
- a circolazione naturale
- a circolazione forzata.
Il primo è più semplice da installare ed è economico, perché il serbatoio è situato sopra i pannelli: d’altro canto però, risulta molto più visibile e presenta maggiori dispersioni energetiche. Il secondo ha un costo maggiore, ma ha prestazioni migliori in termini di risparmio energetico e consente una maggiore produzione di acqua calda. In questo caso, il serbatoio si può installare ovunque in casa.
Come funziona l’impianto solare termico
Una volta installato questo impianto, l’acqua del bollitore si può usare per tutti gli utilizzi domestici: dalla doccia alla preparazione dei cibi. Inoltre, nelle case più efficienti, è possibile utilizzarla anche per tutti gli elettrodomestici che per il loro funzionamento utilizzano l’energia elettrica per produrre acqua calda, come lavatrice e lavastoviglie. In questo modo evitiamo anche un consumo di energia elettrica utilizzando l’acqua riscaldata dal sole.
I tipi di impianti solari termici
Ci sono due tipi di impianti solari termici, l’impianto a circolazione naturale e l’impianto a circolazione forzata. Andiamo a vederli nel dettaglio.
Impianto a circolazione naturale
Ideale per il fabbisogno di acqua calda di una famiglia di non più di quattro persone: riesce a risparmiare sulla bolletta ogni anno dal 56% a un massimo del 70%. Il costo di acquisto e quello di installazione sono ragionevoli. Un impianto a circolazione naturale, come quello che presenta Biasi a LT160 o a LT320 oppure Cordivari a LT180 o a LT220. Ha un impatto estetico notevole sul tetto dove si installa il serbatoio. C’è una maggiore dispersione termica, ma consente comunque una conversione in energia utile e funzionale per la casa.

Impianto a circolazione forzata
Rispetto a quello a circolazione naturale, l’impianto a circolazione forzata presenta costi più elevati e richiede un locale apposito dove collocare il serbatoio. Consente, però, una maggiore produzione di acqua calda per una famiglia più numerosa e un risparmio sulla bolletta più consistente (fino all’80%). In conclusione, converte in maniera ottimale l’energia solare e si può integrare al meglio con altri apparecchi, come una caldaia preesistente.
Parametri di valutazione per l’acquisto
In fase di acquisto, bisogna valutare con attenzione tutti i parametri che entrano in gioco per fare il giusto investimento per la nostra casa:
- Il numero di persone presenti nell’abitazione;
- La possibilità di installare il serbatoio dentro casa (se possibile preferire un forzato al naturale, il forzato aumenta il risparmio anche in funzione della
- latitudine);
- La possibilità di spesa (il naturale costa meno del forzato);
- L’integrazione con post riscaldamento con caldaia.
Altri fattori molto importanti da valutare prima dell’acquisto di un kit solare termico sono l’abitazione e la zona in cui si vive, il tipo di pannelli che si intende acquistare e il risparmio energetico e i consumi.
Le caratteristiche dell’abitazione
L’irraggiamento del sole cambia da zona a zona: al Sud e sulle coste, ad esempio è maggiore rispetto al Nord. Già in fase di progettazione, bisogna considerare la zona in cui si vive in modo tale da scegliere pannelli solari termici in grado di sfruttare al massimo le ore di sole per produrre acqua calda. Risulta, così, assolutamente necessario valutare attentamente le condizioni termiche e le variazioni climatiche della zona in cui si vive.
Altri elementi da valutare sono l’orientamento del tetto e la dimensione della propria abitazione: il tetto ideale su cui installare il solare termico è esposto a sud e ha un’inclinazione di 30-45°C. Oltre ai pannelli va installato anche un bollitore nel quale è contenuta l’acqua da riscaldare: la sua capacità, naturalmente, dipende dal tipo di collettore scelto.

Tipo di pannelli
Esistono due principali tipi di pannelli solari termici:
- I pannelli solari piani vetrati: composti da vetro trasparente alla luce del sole, ma opaco ai raggi infrarossi, sono generalmente bluette, colore che attira maggiormente i raggi solari perché ha la loro stessa frequenza. Ci può essere un serbatoio di accumulo vicino o interno all’abitazione, in particolari nei luoghi più freddi.
- I pannelli con tubi sottovuoto: di forma tubolare, hanno un ottimo rendimento e un’efficienza che può superare del 15-20% quella dei pannelli piani, soprattutto in inverno. È possibile installarli anche nelle zone climatiche più fredde grazie alle buone prestazioni in condizioni di scarso irraggiamento solare e basse temperature esterne ma comportano un costo aggiuntivo. Il sistema di tubazioni, generalmente in rame, contiene l’acqua da riscaldare.
Risparmio energetico e consumi
Il compito dei pannelli solari, è quello di catturare l’energia termica proveniente dai raggi solari, e renderla disponibile allo scambio in modo che l’impianto possa utilizzarla per il riscaldamento dell’acqua contenuta nel bollitore. Il principale vantaggio di questo sistema è il notevole risparmio energetico in termini di costi per la produzione di acqua calda in casa: questo avviene grazie al lavoro svolto dal pannello solare termico, perchè si evita di utilizzare l’energia proveniente dalla combustione di gas o gasolio, e quella proveniente dalla rete elettrica. Tale sistema, inoltre, aiuta la sostenibilità ambientale grazie al minore uso delle fonti fossili a favore di quelle rinnovabili e alla riduzione delle emissioni inquinanti.